
Foto originale del Maestro Cosmico Adoniesis donata a Giorgio Bongiovanni dal contattista Eugenio Siragusa, scattata a Catania nel Marzo del 1972
DAL CIELO ALLA TERRA
SETUN SHENAR COMUNICA:
VOSTRO SETUN SHENAR.
CERCAMI NELL’AUREOLA DELL’INEFFABILE
Fra l’una e l’altra onda Io Sono il grande mare.
puoi sentire il mio canto silenzioso.
sull’altalena prodigiosa degli Dèi.
ove l’anima rompe lo specchio per conoscere il suo nome.
là si dispiegano i giardini profumati della mia mente.
Io Sono lì: sul far del mattino il sorriso dei miei occhi.
Io Sono lì: sull’altare melodioso dove giocano i bambini.
seduto sull’aurora delle idee nascenti.
e mi vedrai danzare nello spazio che la domanda regala alla risposta.
e l’antico sangue d’oro fa lo spirito beato.]
nell’infinito amore che sempre rinnovella.
Funtana Meiga, Sardegna (Italia)
Grande adorabile maestro del mio spirito, luce del cuore,
tu sei Colui ch’io penso e non vedo,
sei l’invisibile araldo dell’antico Fuoco
che accende la fiaccola delle mie veglie,
tu sei il cantico eterno che l’orecchio non ode,
il suono luminoso delle melodie nascoste.
Io voglio trovarti, Padre adorabile, fammi sentire la tua voce!
Ti cerco come l’ape cerca il fiore sconosciuto
e il tuo profumo mi chiama al sommo fato,
la promessa del tuo polline è madre del mio coraggio
e il sogno del miele venturo è l’alito del tuo amore
che muove i miei passi fra i dedali velenosi delle paure
e sospinge il mio volo oltre i pericoli del terreno miraggio.
Io vengo a te come uno zingaro perduto,
io vengo a te come chi insegue una visione,
io vengo a te sognando l’eco del tuo nome.
Ti cerco come l’amante cerca l’amata,
quando mi fermo la morte mi sfiora,
quando cammino la tua sete m’innamora.
Il flauto del tuo vento mi segue e mi precede,
dove sei musica dolce? Donde viene il verbo arcano?
Ah, inafferrabile armonia!
La tua canzone è il mio tormento d’amore,
la tua canzone è il suono dei miei passi.
Eccomi, maestro immacolato, il germoglio della mia giovinezza è sbocciato fra i rovi,
io cerco la pace del tuo mondo misterioso, io cerco la pace nel tuo rigoglioso seno.
L’occhio del cuore sposa l’occhio della mente
per vedere dove le pupille non sanno vedere,
per cercarti come si cerca un figlio,
come una folata sui prati del pensiero,
come un baleno di gemma sotto il velo dell’acqua,
come un soffio caldo nei silenzi dell’inverno,
come un déjà-vu che durerà in eterno.
Chiedo all’usignolo della luna dove sei,
nei suoi canti idilliaci mi racconta
gli antichi sentieri innalzati dagli dèi
dove s’intravede la tua leggera impronta.
Ah! S’io fossi più veloce! S’avessi l’ali ai piedi come il messo mercuriale!
Forse riuscirei a sentire la tua voce
che scuote le galassie e riecheggia in ogni sole.
Amico, ho sconfitto i sortilegi della bella età,
adesso voglio andare all’avventura, dove l’amore divora la paura
e lo spirito conosce quello che sa già.
Ho capito, chi ti cerca non riposa.
Ho capito che il mio viaggio è la tua casa.
Marco Marsili
27 luglio 2018 – ore 19
Funtana Meiga, Sardegna, Italia
Allegato:
– Cantico all’Intelligenza
http://www.giorgiobongiovanni.it/cronache/cronache-dalle-arche/7702-cantico-all-intelligenza.html
DAL CIELO ALLA TERRA
PACE.
ADONIESIS